Una interessante ricerca condotta dall’università di Oxford, ha messo in evidenza la predominanza dell’epigenetica sulla genetica nello sviluppo della personalità di una persona. I ricercatori hanno infatti evidenziato come l’ambiente che ci circonda contribuisca a forgiare le nostre abitudini soggettive anche nel caso in cui il codice genetico (DNA) programmasse un destino diverso per noi. La ricerca in questione è stata condotta su topolini ai quali veniva somministrato un essenza di ciliegia; subito dopo gli stessi topi venivano sottoposti ad una scarica elettrica che, seppur di bassa intensità, ne provocava la fuga verso la propria tana. Nei giorni successivi, i ricercatori osservarono che i topi, sentendo l’odore di ciliegia, automaticamente si mettevano in fuga, anche senza la scarica elettrica. La cosa sorprendente però fu che questa reazione compariva anche nella loro prole e fino alla terza generazione, mentre dalla quarta in poi i topolini non avvertivano più il profumo di ciliegia come una minaccia. Allo stesso modo, sempre i ricercatori dell’Università di Oxford, osservarono che discendenti dei deportati in campi di concentramento polacchi durante la seconda guerra mondiale, avvertivano una sensazione di malessere e angoscia sentendo gli odori e i rumori di quei luoghi, nonostante non li avessero mai vissuti, anche in questo caso fino alla terza generazione. La riflessione più importante in seguito a quando appena detto, la voglio fare sul cambiamento delle abitudini che ha interessato soprattutto la popolazione dei Paesi Occidentali negli ultimi decenni e che ha determinato l’aumento delle
patologie a carico dell’apparato gastrointestinale, ma non solo. Molti non sanno infatti che sintomi che apparentemente sembrano non dipendere da patologie intestinali e/o gastriche, in realtà sono il risultato di un intestino che si rifiuta ormai di “lavorare per noi”. Ma quali sono i principali segni e sintomi che accendono un riflettore e lo puntano sullo sfortunato organo?
Vediamoli insieme:
- Gonfiore addominale dopo i pasti
- Stitichezza o stipsi (comunque non regolarità intestinale)
- Mal di testa ricorrenti
- Stanchezza cronica
- Secchezza della pelle o presenza di dermatiti
- Depressione, ansia ricorrente, incapacità a gestire anche
i piccoli inconvenienti
- Carenze di ferro
- Alitosi
- Meteorismo
Spesso queste manifestazioni cliniche vengono trattate con integratori (fermenti lattici ad esempio) o farmaci (anti depressivi, gastro protettori, anti infiammatori) che non eliminano il problema alla fonte e, qualche volta, lo rendono addirittura cronico. La visita dal medico di famiglia o dallo specialista di riferimento è obbligatoria, ma abbinare un corretto stile di vita (attività fisica e alimentazione equilibrata) diventa spesso risolutivo.