Diete: i grassi servono o vanno eliminati?

I tanti anni di lavoro nel campo dell’alimentazione mi hanno permesso di parlare e confrontarmi con moltissime persone su un argomento difficile: il rapporto che noi esseri umani abbiamo con il cibo.

Ho approfondito l’argomento fisicamente e psicologicamente, arrivando alla conclusione che bisogna cercare di costruire un rapporto più armonioso con ciò che “ingeriamo”, in modo che gli alimenti scelti in primis possano determinare la nostra vita soltanto in chiave positiva.

Ma in che modo si possono cambiare le abitudini sbagliate?

Un aiuto lo forniamo di certo noi appassionati studiosi di nutrizione e sport.

Un approccio “distruttivo” (passatemi il termine) lo forniscono, invece, tante diete fai-da-te, eccessive, di tendenza che nel lungo termine possono persino creare danni alla salute.

Per quanto mi riguarda, “nutrirsi” con consapevolezza è sinonimo di benessere e longevità, una forma costante e quotidiana di prevenzione.

Come ripeto in quasi ogni mio articolo, le eccezioni possono capitare ma devono essere rare e non trasformarsi in abitudini sbagliate.

Una dieta ricca di nutrienti e ben equilibrata non deve eliminare i grassi che, invece, vengono spesso associati a satana e bannati del tutto da ogni pasto!

Che ruolo hanno in verità grassi?

I grassi o, meglio l’associazione tra cucina grassa e depositi di adipe nel corpo, ha favorito nel tempo la convinzione che essi non debbano far parte delle diete.

Ultimamente, per fortuna, questa idea è stata analizzata e sostituita da un approccio olistico dei regimi alimentari (e dei relativi studi che ne sono alla base) ed è stato sottolineato quanto sia importante il ruolo di macronutrienti dei grassi.

Basta riflettere sull’importanza che questi hanno nello sciogliere e, di conseguenza, nel far assorbire molti dei gruppi vitaminici necessari al nostro equilibrio.

Il corpo ha bisogno di benzina, di energia che prende dal cibo e che trasforma in nutrienti, in parti da eliminare e da “conservare” per un consumo postumo.

Ma quando queste riserve di energia non vengono usate (in breve sono troppe), ecco che si creano le cosiddette riserve di grasso.

Tuttavia non si tratta soltanto di “grasso” in senso stretto: anche se consumate più zucchero, tali riserve (di grasso) aumentano.

Ciò che conta è quindi consumare i grassi utili (e solo quelli) senza esagerare: come sempre e come per qualunque altro nutriente (carboidrati e così via).

Magari, insieme, possiamo decidere un approccio alimentare differente.

Cosa succede se la tua dieta è povera di grassi?

La carenza di grassi potrebbe far aumentare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari. Ad esempio, io consiglio di usare sempre l’olio EVO, ricco di acidi grassi insaturi, rispetto ad altri alimenti. L’olio è al centro della dieta mediterranea che, se fatta come si deve, regala energia e totale benessere.

Inoltre, senza grassi, i processi infiammatori non vengono contrastati e così le infiammazioni aumentano e vanno a inficiare la qualità della vita. In questo caso, consiglio gli acidi grassi Omega-3 che si trovano nel pesce azzurro, nelle noci e nella frutta secca.

I grassi sono fonti preziose anche contro i processi ossidativi alla base dello stress e gli effetti che ne derivano.

Senza grassi, poi, il tuo sistema immunitario è più debole.

Questo perché essi aiutano a combattere le aggressioni provenienti dall’esterno (dovute per esempio al cattivo assorbimento delle vitamine).

Poca energia, tantissima fatica

I carboidrati danno energia? Sì, ma anche i grassi hanno un ruolo prezioso nel combattere la fatica. Il trucco è l’equilibrio e la giusta quantità.

Senza grassi, ingrassi

Gli acidi grassi (come gli Omega-3) sono perfetti per aiutare a bruciare il grasso viscerale e sottocutaneo, in particolare sull’addome. Inoltre ci si sazia prima. In sintesi: meno pancia, più autostima o no?

Occhio anche agli sbilanciamenti ormonali

Il colesterolo di cui tanto si parla a sproposito serve anche a produrre gli ormoni dello sviluppo sessuale. Ma non solo: aiuta nella sintesi della vitamina D.

E a proposito di vitamine D ed E, se non vengono assorbite in modo corretto grazie ai grassi utili (e buoni), la tua pelle ne risentirà, così come il cervello!

Le funzionalità cerebrali migliorano con la giusta alimentazione (quindi con una buona base di grassi di qualità). Gli acidi grassi buoni migliorano le capacità cognitive, al contrario quelli saturi.

Per finire… attenzione agli zuccheri!

Il segreto per sentirsi bene è una dieta varia, equilibrata, con alimenti sani e di stagione.

Quindi mai esagerare con alcun alimento, specie con lo zucchero, in particolare con quello nascosto nel cosiddetto cibo spazzatura che ti sovraccarica il fegato, diventa grasso, e modifica il tuo metabolismo in modo negativo riducendone la capacità di “bruciare” le riserve accumulate nel tempo.

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