La dieta chetogenica e i suoi segreti

La dieta chetogenica e i suoi segreti

Chiamata spesso soltanto cheto, la dieta chetogenica è un regime a basso contenuto di carboidrati che spinge il corpo, per produrre energia, a utilizzare i grassi invece del glucosio (che di solito ricava dai carboidrati semplici e complessi tramite il cibo).

Uno schiaffo al nostro organismo che così è costretto a utilizzare proteine e grassi per “darsi l’energia necessaria a vivere”, meccanismo non semplice che va pensato e calibrato con l’aiuto di un professionista dell’alimentazione.

Ciò che farà il corpo sarà, infatti, produrre corpi chetonici entrando poi nella cosiddetta “chetosi”: un meccanismo che va gestito con attenzione e competenza.

Perché nasce la keto diet

Questo tipo di dieta non nasce con il mero scopo del dimagrimento (o del suo contrario), ma per il trattamento di quei soggetti epilettici e resistenti all’impiego dei farmaci che, quindi, continuano ad avere convulsioni (in particolare da piccoli).

In uso dagli anni ’20 (periodo in cui è stata utilizzata per la prima volta), sembra adatta anche a fornire un certo aiuto ai malati di Alzheimer e del Morbo di Parkinson.

Ci sono, però, molte criticità in merito all’uso di questa dieta, vuoi per i sintomi a livello dell’intestino che emergono, vuoi per la scarsa attrattiva e il possibile rischio di malnutrizione di persone già fragili a causa delle malattie.

Che cos’è la “Very Low Calorie Ketogenic Diet (VLCKD)”?

La variante della cheto per chi ha la necessità di perdere molto peso e velocemente, come ad esempio nei casi di interventi di chirurgia bariatrica, nella gestione di obesità gravi, è proprio la VLCKD.

Tale strategia alimentare sembra efficace aiutando gli interessati a perdere peso subito e a non riprenderlo nel tempo, a ridurre la circonferenza addominali e a rimettere “in riga” valori quali colesterolo, trigliceridi e pressione del sangue.

Come funziona

Consumando in modo drastico una ridotta quantità di carboidrati, il corpo esaurisce il suo carburante in modo davvero veloce (stiamo parlando del glucosio presente nel sangue e delle sue riserve immagazzinate nel fegato e nei muscoli).

Dopo circa 4 giorni, il nostro organismo entra così in chetosi: un cambio, uno shift metabolico (per usare un termine tecnico) che porta a un mutamento drastico e alla conseguente perdita di peso.

Quali alimenti consumare

La dieta chetogenica è erroneamente definita come “regime alimentare ricco in proteine”.

In realtà si tratta di una dieta normoproteica, ipoglucidica ma iper lipidica e include: formaggi, pesce, noci, burro, oli, semi e verdure fibrose, molte carni fresche e trasformate, uova.

Per quanto tempo si può seguire

Dato che la nostra alimentazione è di base legata per un buon 50% ai carboidrati, questo cambio repentino non può durare a lungo.

Ritornando sul che cosa consumare, voglio sottolineare che è davvero importante, per chi desidera provare un simile approccio, confrontarsi e deciderlo con un team di medici.

Ad esempio, è vero che le verdure vanno bene, ma quali? Quelle a basso di contenuti di carboidrati come: rucola, spinaci, cavolfiore, zucchine, broccoli, sedano, cavolini di Bruxelles e così via.

Per quanto concerne la carne, è possibile consumare anche tagli grassi; meglio comunque scegliere la qualità e la vicinanza degli alimenti. Anche la preparazione, cioè come viene cucinata la carne, ha un ruolo fondamentale, ma ne parliamo con piano nutrizionale e ricette alla mano di manzo, pollo, tacchino.

Un aiuto può arrivare dai formaggi (anche in questo caso meglio locali, quindi da scegliere in base alla propria residenza), senza eccedere, dall’uso del burro e dallo yogurt bianco.

Olio EVO, pesce da scegliere in base al periodo dell’anno; frutta poco zuccherina, ma di solito si evita; niente dolci o bevande zuccherate. Tutto va preso amaro (caffè, tè). Se proprio non si riesce a rinunciare al dessert, unica via è il vero cioccolato fondente.

Quando la cheto non va bene

Nei casi di assunzioni di farmaci, problemi renali, situazioni diabetiche, gravidanze.

In alcuni soggetti, in particolare all’inizio, questo regime potrebbe causare persino mal di testa, debolezza, irritabilità, affaticamento, alito cattivo, costipazione, nausea, vomito e problemi nel dormire.

Proprio per i motivi suddetti, è una dieta che non va mai improvvisata e che deve avere un inizio e una fine nel breve termine.

La perdita di peso tramite la cheto non è sinonimo di armonia, benessere e alimentazione equilibrata e, quindi, non va assolutamente seguita per lunghi periodi.

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