In questo periodo, a Siena, si può assaggiare un dolce semplice ma prelibato che ho proprio voglia di condividere con voi: sto parlando delle “frittelle di riso”.
I banchetti delle frittelle vengono montati ad hoc un po’ prima di Carnevale: a Siena quello “più antico” è in Piazza del Campo.
La sfida e la bravura del pasticcere (o di chi si cimenta ai fornelli) sta tutta nell’indovinare la giusta consistenza dell’impasto.
Un trucco per capire se la consistenza va bene è quello del cucchiaino da caffè: immergetelo dentro l’impasto se non cade e non affonda troppo siete sulla strada giusta.
Un consiglio extra riguarda l’olio: meglio usarlo di semi, sempre “pulito” e ben caldo per friggere le frittelle che, naturalmente, vanno mangiate appena cotte (per valorizzarne il gusto).
Sto ipotizzando un quantitativo di frittelle per 5/6 persone. Ecco gli ingredienti:
500 g riso
2 l acqua
200 g farina
1 scorza di limone bio (o del vostro giardino) o di arancia
1 pizzico di sale
Per “creare” le palline di riso, come primo step, dovete cuocere il riso in acqua, sale e scorza di limone da togliere a fine cottura.
State attenti alla quantità di acqua perché il primo segreto è far sì che il riso riesca ad assorbirla tutta (una cottura simil orientale).
Successivamente va fatto riposare da 1 a 3 giorni a temperatura ambiente.
Circa 2 ore prima di iniziare la frittura, il riso va impastato con un po’ di farina per 15 minuti.
Questo passaggio va fatto con le mani perché l’impasto va ammorbidito a poco a poco (al tatto si presenta infatti molto compatto e duro).
Man mano che friggete, prendete un po’ di impasto, aggiungete un po’ di farina e mescolate con un mestolo di legno.
Il composto, più o meno di forma sferica, va preso con un cucchiaio e messo dentro una padella dai bordi alti.
Ovviamente prima di questa operazione, va aggiunto olio abbondante portato ad alta temperatura (deve essere bollente).
Le frittelle tendono ad attaccarsi l’una con l’altra, cosa che va benissimo.
Non devono essere separate in cottura.
Quando cambiano colore e diventano dorate si girano “in blocco” e si fa dorare anche l’altra parte.
Una volta cotte, prima di consumarle, vanno cosparse di zucchero.
Qualcuno aggiunge anche dello zucchero a velo all’impasto per renderlo ancora più morbido.