Chi non ha mai sentito dire ai nostri nonni o genitori “Il miele è un medicinale naturale?”.
A casa mia, si consuma in vari modi: al posto dello zucchero, nelle tisane, per contrastare la tosse legata al freddo. E, ogni tanto, anche con i formaggi stagionati per creare quel giusto contrasto di sapori.
Ma perché il miele è così importante, e quante varietà esistono?
Inizio con alcune informazioni abbastanza note e cioè che la sua composizione è completamente naturale (viene prodotto dalle api attraverso un processo di impollinazione), che è un alimento molto nutriente, idratante e con tantissime proprietà utili al nostro corpo.
Oltre a contrastare il mal di gola, il miele è un ottimo rimedio contro l’invecchiamento visto che è ricco di polifenoli e flavonoidi, preservando i tessuti e le componenti dell’organismo; favorisce inoltre la circolazione del sangue e combatte l’anemia.
E ancora, è un aiuto concreto contro chi ha problemi di insonnia, di allergie e di artrite.
Favorisce la cicatrizzazione dei tessuti e il metabolismo dei grassi; rispetto allo zucchero, contrasta la formazione del tartaro.
Ma quale scegliere visto che in natura ne esistono oltre trecento tipi?
In generale, il miele è sempre un alleato prezioso del nostro organismo al di là delle diversità presenti in ciascun tipo.
È fatto di carboidrati, proteine, minerali, acidi organici e amminoacidi.
È antiossidante, antimicrobico – alcune ricerche internazionali hanno dimostrato che il miele riesce ad attaccare più di 70 specie di batteri) – antitumorale, antiproliferativo e antimetastatico.
Alimento molto energetico, viene assunto spesso dagli atleti, ma lo consiglio – nelle giuste quantità – a tutti, specie al mattino, quando abbiamo bisogno di un alimento che ci dia uno “sprint equilibrato”.
La scelta di quale tipo di miele consumare dipende dalle vostre singole esigenze e ovviamente dal gusto: sapore e profumo sono sempre differenti.
Una distinzione iniziale va fatta tra il miele molto pregiato e quello più comune. Tra i rari e pregiati, troviamo: il miele di Castagno, di Ulmo, di Grano Saraceno, di Melata e di Stregonia.
Il miele di Castagno, dal colore scuro, ha un gusto più amaro, è molto ricco di vitamine (B e C), di proteine e di sali minerali; anche di ferro, è infatti ottimo contro l’anemia e nei casi di sanguinamento intestinale. Perfetto anche contro i dolori mestruali e le infezioni respiratorie. Il suo sapore ricorda le castagne.
Il miele di Ulmo, con particolari proprietà antibatteriche, privo di glutine, ha origine dall’albero di Ulmo che presenta fiori bianchi simili alla camelia. Cresce in Cile e in Argentina. Il suo sapore è dolce, con un retrogusto di anice e una punta di vaniglia e gelsomino.
Il miele di Grano Saraceno, tipologia molto gustosa, è privo di glutine ed è ricco di acido linoleico, sali minerali, vitamine, rutina (glicoside flavonoico, noto anche come vitamina P perché tra le sue proprietà c’è quella di regolare la permeabilità dei capillari sanguigni) e amminoacidi. Viene usato spesso da soggetti con disturbi alimentari, anemia, colite, ipercolesterolemia e aterosclerosi e allergie.
Il miele di Melata (o anche miele di Bosco) dalgusto dolcissimo, ben definito, è ricco di nutrienti, sali minerali e amminoacidi. La sua caratteristica principale è che, contrariamente al comune, questo miele si ottiene dalla melata, cioè dalla secrezione delle sostanze zuccherine prodotte dagli insetti che si nutrono della linfa degli alberi (cioè non deriva dalla raccolta del nettare dei fiori).
Il miele di Stregonia, pregiato e raro, si trova dove le produzioni sono unifloreali con fiori ermafroditi che presentano una corolla gialla (di Santoreggia e Sideritis Syriacasi).
Miele tipico dell’Abruzzo e della Sicilia, la cui pianta cresce tra i 1500 e i 1900 metri.
Grazie alle sue componenti, rimane liquido per moltissimo tempo, ma la sua è una produzione ridotta.
Insieme a queste tipologie un po’ più particolari, ve ne ricordo alcune tre le più facili da trovare in commercio. Da non confondere “meno pregiate” con “non di qualità”: sono sempre tipologie ottime per il nostro organismo.
Il miele di Acacia, delicato e perfetto persino per rendere più dolci le pappe dei lattanti.
Il miele di Arancia, molto fruttato, suggerito contro insonnia, emicrania e ansia. Usato in cucina molto spesso, specie per preparare dolci.
Il miele di Tiglio, utile contro nervosismo e stress e quello di Lavanda, dalle caratteristiche lenitive (ad esempio in estate si può usare controlepunture di insetto e le scottature).
Infine il classico Millefiori, da fiori di montagna, perfetto per aiutare l’apparato respiratorio e intestinale. Utile contro le malattie legate al fegato; consigliato per chi ha problemi digestivi.
Il mio non è un elenco esaustivo, e si possono provare – una per volta – le diverse tipologie di questo alimento un po’ magico, dai colori e dalla consistenza ipnotica.
Testare il mix migliore per voi, anche in relazione a quale vi piace di più (oltre a quello che è meglio per la vostra salute), potrebbe essere l’inizio di una “buona e costante abitudine alimentare”: il consumo del miele.
A questo proposito, suggerisco di unire un comportamento di acquisto responsabile: comprare i prodotti del vostro territorio o di quello più vicino a dove abitate è una scelta saggia anche a lungo termine.
In questo modo aiutiamo le produzioni locali e proteggiamo la biodiversità contro sprechi inutili e picchi di inquinamento (basta considerare i luoghi di produzione di ogni singolo prodotto).
Infine è facile intuire che questo alimento così “puro” è un complice non solo della nostra salute, ma della nostra bellezza.
Unito ad altri alimenti (come lo yogurt ad esempio) può diventare una maschera viso super nutriente; insieme all’olio di mandorle aiuta a idratare le zone del viso più delicate e a rischio secchezza (contorno occhi etc).
Può essere messo al posto del burro di cacao, in particolare se le labbra sono molto stressate dal freddo.
Con il magico olio di oliva, poi, crea un unguento che regala lucentezza ai capelli.