Con il caldo in arrivo aumenta la voglia di cibi freschi e leggeri e tra questi primeggia lo yogurt, un alimento prezioso che trae origini lontanissime anche se annebbiate da poca chiarezza storica.
Comunque quale fu il primo popolo a operare la trasformazione del latte in yogurt poco importa: ciò che sappiamo con certezza è che la parola “yogurt” deriva dalla lingua turca, più precisamente “yogurmak”, verbo che significa “mescolare” (inizialmente infatti la trasformazione in yogurt veniva effettuata per conservare più a lungo il latte vaccino).
Nel corso del tempo, diversi studi hanno spiegato nel dettaglio il processo di fermentazione del latte in yogurt.
Questo avviene grazie all’intervento del Lactobacillus bulgaricus e dello Streptococcus thermophilus, due batteri “attori fondamentali” che ci regalano un prodotto con caratteristiche nutrizionali molto interessanti, a basso contenuto di lattosio (che è lo zucchero contenuto nel latte e utilizzato proprio dai batteri come nutriente per il processo di fermentazione lattica), adatto persino a chi è intollerante al lattosio stesso.
Inoltre tutti gli yogurt arricchiti da Lactobacilli Lactis, Casei, Acidophili e Bifidobacterium Bifidum rappresentano un ottimo supporto alla flora batterica intestinale e alla salute del sistema immunitario.
Ecco uno schema dei valori medi per 100 gr di yogurt bianco intero:
- Kcal 76
- Carboidrati 4,3 gr
- Proteine 3,8 gr
- Grassi 3,9 gr
- Vitamine (soprattutto del gruppo B)
- Sali minerali (calcio, magnesio, potassio)
Avrete di sicuro notato che esistono varie tipologie di yogurt: da quelli totalmente privi di lattosio a quelli arricchiti di proteine (come lo yogurt greco, sottoposto a ulteriori processi di lavorazione, adatto in particolar modo agli sportivi, che ha caratteristiche organolettiche e nutrizionali diverse rispetto allo yogurt classico).
Se siete tra chi non riesce proprio a digerire alcun tipo di yogurt, ma non vuole rinunciare alla bontà di questo prezioso alleato della tavola, potete cercare yogurt totalmente privi di lattosio o vegetali.
Ne esistono diversi in commercio, ad esempio lo yogurt di mandorla, nocciola o cocco (la legislazione italiana oggi identifica ufficialmente e unicamente lo yogurt come prodotto derivato dal latte e fermentato dai batteri sopra citati) o comunque fermentati derivati dal latte vegetale.
A seguire due proposte per voi sia che facciate sport a livello intenso che normali attività quotidiane.
Si tratta di due ricette che ho chiamato per comodità di “pre e post allenamento” ma – ribadisco – sono adatte alla maggior parte delle persone.
Ricetta PRE (allenamento) da consumare 1h e 30′ minuti prima
150 gr di yogurt bianco intero
30 gr proteine del siero isolate
150 gr di frutta fresca
Ricetta POST (allenamento)
200 gr di yogurt Greco
60 gr di pane di segale
40 gr di crema al cacao proteica
1 banana matura
E adesso veniamo alla sfida che si nasconde dietro questo nuovo articolo (aperta a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco): non solo dovrete preparare il vostro yogurt in casa, ma dovrete scattare una foto e taggare @buzzifa87 su Instagram.
Sceglierò 5 foto tra le migliori, le più originali, quelle che raccontano nuove ricette, chissà… l’unica certezza è che le inserirò in uno dei miei prossimi articoli!
Yogurt fatto in casa senza yogurtiera – che cosa vi serve per 1 litro di yogurt
1 l di Latte intero pastorizzato
125 gr di yogurt greco (con il 5% di grassi)
Come si fa
Versare il latte in una pentola e scaldatelo fino a raggiungere la temperatura di 45°.
Versare lo yogurt greco in una ciotola e non appena il latte avrà raggiunto la temperatura corretta aggiungerne un po’.
Usando una frusta, mescolare per bene e sciogliere i grumi che si sono formati.
Versare quanto ottenuto nel latte sul fuoco, trasferire tutto velocemente in un barattolo con coperchio o in una ciotola capiente (tutti i barattoli devono essere a temperatura ambiente; mentre la ciotola va coperta con una pellicola).
La ciotola (o il barattolo) va coperta una seconda volta con una tovaglia da cucina (che va fermata con un elastico) e poi con una coperta di lana, azione necessaria a mantenere la temperatura costante e a favorire la fermentazione dello yogurt.
Lasciare riposare in un luogo asciutto al riparo da correnti (la temperatura deve essere mai meno di 25 né più di 35 gradi).
Per 10-12 ore il vostro “futuro yogurt” va lasciato riposare senza mai muovere ciotola o barattolo.
Infine va messo e tenuto in frigo per 4 o 5 ore: in tal modo gli si darà la corretta consistenza alla giusta temperatura.
E mi raccomando: tenere da parte 125 gr dello yogurt ottenuto per preparare il prossimo!