
La vitamina D è una vitamina liposolubile che contribuisce al normale assorbimento/utilizzo del calcio e del fosforo e quindi al mantenimento di ossa e denti normali. Inoltre questa vitamina contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario tanto che secondo alcuni articoli scientifici è utile per proteggere dalle infezioni virali.
Viene per lo più prodotta dalle cellule della cute a partire da un derivato del colesterolo in seguito all’esposizione solare (in particolare, alle radiazioni UV-B dei raggi del sole) e viene assunta attraverso l’alimentazione solo in piccola parte (20%).
Negli ultimi anni sono sempre di più gli studi scientifici che confermano i benefici di una supplementazione con vitamina D dunque, non solo per scongiurare fratture ossee.
La vitamina D andrebbe presa tutti i giorni, dopo colazione e non 1 volta ogni 15 giorni o addirittura 1 volta al mese. Il motivo principale sta nel fatto che questo importante ormone/vitamina ha una emivita di 24h (ogni 24 h, il suo valore nel sangue diventa la metà), pertanto assumere una dose da 25.000 UI al mese, mi mette nelle condizioni di avere un deficit già dopo 1 settimana.
Una curiosità a proposito della somministrazione mensile: se prendete o avete preso la vitamina D 1 volta al mese, prima di fare le analisi del sangue per capire se questo tipo di somministrazione è sufficiente o meno, fate passare almeno 20 giorni. Se infatti mi sottopongo alle analisi ematochimiche subito dopo averla presa (2, 3 giorni dopo), il valore rilevato potrebbe essere sufficiente; valore che tornerebbe insufficiente dopo qualche giorno.
Dott. Fabio Buzzanca