In inverno più forti e “ricchi” con i cibi di stagione

Stiamo vivendo un autunno insolito, più caldo del previsto in tutto il Pianeta, ma al di là di giornate tiepide e umide, a volte così soleggiate da invogliare la ripresa dei costumi da bagno, lo scorrere del tempo non mente e l’inverno è alle porte. In che modo possiamo preparare il nostro fisico ai prossimi freddi e aiutarlo a sentirsi bene e in forma?

Fino a circa 50 anni fa, l’approccio a tavola ai cambi di stagione era (perdonatemi il gioco di parole) stagionale! Veniva cucinato e consumato ciò che la natura offriva in quel dato momento “climatico”. Con l’arrivo delle basse temperature, quindi, era normale seguire la nascita e la maturazione naturale degli alimenti e cambiare di conseguenza le abitudini in cucina.

Oggi ci sentiamo e siamo indipendenti dalla “stagionalità” dei prodotti, possiamo mangiare (d’importazione e/o di serra) frutta e verdura (ma non solo) impensabili in altri periodi storici; tuttavia da esperto della nutrizione ritengo che un approccio simile non porti benefici né alla nostra salute né alla Terra.

Nei cambi di stagione, quindi proprio in questo periodo autunnale, dovremmo scegliere di depurare l’organismo e di renderlo più forte seguendo qualità e stagionalità degli alimenti con l’obiettivo di aumentare le difese immunitarie del corpo. Questo è possibile perché qualunque cibo, se del periodo giusto, contiene una quantità maggiore di vitamine e di sali minerali rispetto agli alimenti coltivati “forzatamente”.

Per molte persone, poi, l’autunno è sinonimo di stanchezza, irritabilità, insonnia. Scegliere di seguire, anche grazie alle consulenze specifiche del vostro nutrizionista, un’alimentazione equilibrata e varia che sposi quanto naturalmente si può trovare nei mesi “di transizione” è la giusta strada per ritrovare e mantenere nel tempo energia e benessere.

L’importanza della stagionalità non riguarda ovviamente soltanto la frutta o la verdura; al contrario è bene saper scegliere anche la carne (adesso ad esempio è il momento di anatra e cappone), specifici tipi di pesce (da ricordare merluzzo, sardine, alici, gallinella) e i formaggi (meglio a lunga stagionatura e aspettare l’estate per quelli freschi).

Infine un altro buon motivo per seguire il ritmo dell’incedere dei mesi è l’impatto economico sulle nostre tasche: consumare prodotti locali, quindi a km 0, al momento giusto riduce – e anche di molto – quanto spendiamo per mangiare.

Per un piano calibrato con le specifiche di carne e pesce, ma soprattutto di frutta e verdura scrivetemi a info@fabiobuzzanca.it o chiamatemi al (+39)3471464538.

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