La parola iperinsulinemia indica una particolare condizione del pancreas: se non ne hai mai sentito parlare e vuoi approfondire l’argomento o, al contrario, se sei proprio tu a soffrirne questo articolo fa al caso tuo.
Che cos’è quindi l’iperinsulinemia?
La condizione per la quale il nostro pancreas produce più insulina del solito.
L’insulina permette al corpo di “costruire” e immagazzinare i nutrienti all’interno delle cellule: essa è infatti il nostro principale ormone anabolizzante.
Quando scatta l’eccessiva produzione di insulina?
Quando il pancreas viene sottoposto a una secrezione sempre più importante di insulina e spesso avviene in base ad abitudini nutrizionali sbagliate o, peggio ancora, a diete drastiche che non tengono conto del fabbisogno dei nutrienti.
Più insulina produce il pancreas, meno sensibili all’insulina stessa saranno le cellule, creando quella condizione nota come “insulino-resistenza”: l’anticamera del diabete di tipo 2.
Che cosa succede se soffri di questa particolare condizione?
Purtroppo che hai una predisposizione naturale a ingrassare. Ma ti voglio dare una buona notizia: la produzione di insulina viene modulata in risposta al tipo di dieta!
Perché è capitato proprio a te?
Quasi sicuramente hai un parente che ne soffre (predisposizione ereditaria); magari tuo nonno, uno zio, uno dei genitori.
Quali sono i sintomi che permettono di diagnosticare la condizione di insulino-resistenza?
Anche se non ne esistono di specifici, tra i sintomi più diffusi vengono annoverati:
– la sonnolenza post prandiale (dopo aver mangiato);
– la sensazione di fame a distanza ravvicinata tra i pasti;
– diversi segni di acanthosis nigricans, cioè striature scure dietro il collo, sotto le ascelle, sulle nocche;
– sovrappeso;
– difficoltà di concentrazione;
– pressione alta.
Cosa non fare
Ti riporto una giornata tipo, dal punto di vista alimentare naturalmente, che ho riscontrato in alcuni dei miei pazienti sottolineando che il 95% di persone con problemi di peso fa una colazione sbilanciata o addirittura la salta!
James (nome di fantasia; l’esempio riprende una situazione uguale per lui o per lei) ha 35 anni ed è un libero professionista. Fin dalla mattina presto è intento a organizzare la sua giornata di lavoro e quella di tutti i membri della famiglia. Primo errore: colazione volante. Prende un caffè zuccherato con due biscotti. Secondo errore: usa l’ascensore invece di fare le scale; prende l’auto e lascia i figli o a scuola o dai nonni e poi si reca al lavoro. La pausa pranzo è di circa 30 minuti, quasi sempre ingurgita un panino con il formaggio – altro errore – anche perché tutti i giorni ha dei clienti da incontrare e “ha fretta”. Rientra a casa dopo una giornata lunghissima; da solo o con la moglie prepara la cena ma intanto la fame lo uccide. Nella sua mente, anche in vista delle vacanze, c’è l’obiettivo di perdere qualche chilo e così combatte la fame, le resiste, e a cena mangia solo verdure e un secondo di porzioni ridotte. Cerca di andare a dormire, ma la fame lo attanaglia e così decide di mangiare un frutto pensando sia proprio quello che ci vuole. E al frutto aggiunge due biscotti, un paio di fette biscottate magari con la Nutella, una tazza di latte con i cereali e se siamo (quasi) in estate anche un bel gelato, tanto la dieta l’inizia l’indomani!
Perché ti ho raccontato questa “giornata tipo da non imitare mai”?
Per rendere ancora più chiaro quanto sia fondamentale il ruolo che la dieta fatta su misura ha nella vita di tutti noi.
La dieta è infatti l’insieme dei pasti che va calibrato in base alle tue esigenze!